Riaperto il concordato preventivo biennale per le partite Iva fino al 12 dicembre ma solo per quelli hanno già presentato la dichiarazione dei redditi entro lo scorso 31 ottobre.
Il Governo ha approvato un decreto-legge per riaprire la possibilità di aderire al concordato preventivo biennale (Cpb) per le partite Iva, estendendo il termine fino al 12 dicembre. Questa proroga è riservata ai contribuenti che hanno già presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre. Il decreto, composto da due articoli, verrà pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» il 14 novembre e sarà integrato nel decreto collegato alla manovra finanziaria, attualmente in discussione al Senato.
Obiettivo del decreto
Questa misura permette al Governo di aumentare le entrate fiscali e offre ai contribuenti un’opportunità per aderire all’accordo con l’Agenzia delle Entrate per il 2024 e il 2025. Con l’adesione, sarà necessario dichiarare un reddito maggiore rispetto a quello del 2023, senza possibilità di riduzioni. Gli acconti, calcolati secondo l’adesione al concordato, dovranno essere versati entro il 30 novembre (che slitta al 2 dicembre, poiché il 30 cade di sabato). Chi aderisce tra il 3 e il 12 dicembre potrà usufruire del ravvedimento operoso per i versamenti degli acconti, con riduzione delle sanzioni.
Previsioni di gettito
L’iniziativa punta a incrementare le adesioni, stimate attualmente in meno di 500mila partite Iva, tra contribuenti soggetti agli Isa e regimi forfettari. Con queste nuove adesioni, il Governo stima di raccogliere circa 1,3 miliardi di euro in due anni, con 425 milioni previsti per il 2024 e 865 milioni per il 2025. Inoltre, il Governo mira a portare in area “sicura” ulteriori partite Iva, migliorando la loro posizione fiscale.
Collegato alla manovra finanziaria
La commissione Bilancio ha bocciato diverse proposte di emendamento, tra cui il mantenimento del superbonus per le case ristrutturate e gli sconti fiscali per gli sportivi stranieri. Restano in esame invece l’abbassamento del canone Rai e il rinvio degli acconti Irpef per gli autonomi.
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