Commercialista Brescia
Studio Commercialisti Brescia Provincia e Lago di Garda
Controllo di Gestione e consulenza strategica per società e PMI.
Consulenza Fiscale e Tributaria. Internazionalizzazione d’impresa.

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), regolato dall’articolo 2120 del codice civile, rappresenta un elemento fondamentale nella gestione contabile delle aziende. La sua corretta rilevazione e gestione sono cruciali sia per i datori di lavoro sia per i dipendenti. Ecco una panoramica delle principali novità e delle implicazioni pratiche per le aziende.

 

Calcolo e Accantonamento del TFR

  • Calcolo del TFR: Il TFR si calcola annualmente sommando una quota pari all’importo della retribuzione annuale divisa per 13,5, proporzionalmente ridotta per frazioni di anno.
  • Rivalutazione: Il TFR maturato, esclusa la quota dell’anno in corso, viene rivalutato applicando un tasso costituito dall’1,5% fisso più il 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
  • Due Componenti: La quota annua del TFR ha due componenti: quella maturata sulle retribuzioni del periodo e quella finanziaria, cioè la rivalutazione di quanto già accantonato.

 

Opzioni per i Dipendenti

Dal 2007, ai dipendenti è data la scelta di:

  • Mantenere il TFR in azienda.
  • Destinare il TFR ai fondi pensione per le quote maturate dal 2007 in poi, creando un trattamento pensionistico integrativo.

 

Scritture Contabili per il TFR in Azienda

  • Accantonamento: Al termine dell’esercizio, l’accantonamento TFR viene contabilizzato come “Accantonamento TFR (Ce) a TFR lavoro subordinato (Sp) 100”.
  • Trattamento Fiscale: Su una parte della quota accantonata, applicata una tassazione sostitutiva del 17%.
  • Versamenti e Trattenute Fiscali: Questi vengono effettuati dal datore di lavoro in acconto e a saldo, con registrazioni contabili specifiche per il versamento e l’eventuale saldo.

 

Gestione del TFR in Caso di Cessazione del Rapporto di Lavoro

Nell’eventualità che un dipendente cessi il rapporto di lavoro, si procederà con:

  • L’imputazione a Conto economico della quota di TFR maturata nell’anno.
  • Lo storno di Stato patrimoniale per il decremento del fondo TFR per la quota spettante al dipendente.

 

Gestione del TFR per Fondi o INPS

In caso di gestione del TFR tramite il fondo tesoreria dell’INPS o fondi pensione, l’azienda funge solo da collettore delle somme. Le movimentazioni contabili variano a seconda che il TFR sia gestito internamente o esternalmente.

 

Contributo dello 0,50%

Una quota dello 0,5% del TFR viene utilizzata per l’alimentazione del fondo di garanzia dell’INPS, destinato al pagamento del TFR ai dipendenti di aziende fallite. La reale incidenza per l’azienda è quindi del 6,91%.

 

La gestione del TFR richiede un’accurata comprensione delle sue dinamiche e delle sue implicazioni contabili. È fondamentale per le aziende essere aggiornate sulle ultime normative e sui metodi di calcolo per garantire la corretta gestione del trattamento di fine rapporto. Rivolgersi a professionisti qualificati e commercialisti esperti, può aiutare a navigare in queste complesse dinamiche contabili.

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